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CONCORSI DIRIGENTI SCOLASTICI, A FINE 2023 L’EMANAZIONE DEI BANDI (SCHEDA + REPORT)

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Per la UIL: No alle “quote azzurre” a parità di punteggio. Introducono meccanismi di falsa uguaglianza. In allegato, oltre al report dell’incontro al MIM, due schede Uil Scuola: la prima fornisce tutti i dettagli sul concorso ordinario, la seconda sulla procedura riservata dei dirigenti scolastici. 

Si è svolto presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito il confronto tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali sull’emanazione dei bandi relativi ai due concorsi per Dirigenti scolastici: concorso riservato previsto dal Decreto Ministeriale 107 dell’8 giugno 2023 e concorso ordinario previsto dal Decreto Ministeriale 194 del 13 ottobre 2022.

La Federazione Uil Scuola RUA, prima di entrare nel merito del confronto sui singoli bandi di concorso, è intervenuta sulla questione delle così dette “quote azzurre”, anche in relazione a tutta la polemica che ne è seguita sulle testate di tutti i quotidiani nazionali, precisando che il Segretario Generale Giuseppe d’Aprile è intervenuto nel merito della questione solo dopo l’emanazione della nota dell’amministrazione (17 ottobre 2023) su Orizzonte Scuola, criticando non tanto l’applicazione del DPR 487/94 così come modificato dal DPR 82/2023 (Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi) da parte dell’amministrazione, ma la norma stessa.

Critica dovuta al fatto che la norma è stata pensata per la pubblica amministrazione nel suo insieme e quindi anche per la scuola, ma che quest’ultima vive di vita propria ed ha un’organizzazione, legata alla sua mission, unica, che non può essere paragonata alle altre pubbliche amministrazioni.

L’Amministrazione ha chiarito che assolutamente la nota uscita il 17 ottobre 2023 non era legata in alcun modo a interventi della Federazione Uil Scuola Rua, anche perché quest’ultimi sono avvenuti successivamente alla stessa nota.

Dopo questo necessario chiarimento l’Amministrazione è passata ad illustrare la modalità con cui ha operato per arrivare a definire i posti messi a concorso per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, chiarendo che gli stessi sono stati elaborati seguendo tre criteri:

  1. Numero di pensionamenti
  2. Dimensionamento
  3. Mobilità applicata, come previsto dalla normativa vigente, al 30% dei posti disponibili

Dall’applicazione di questi criteri il numero dei posti disponibili per entrambi i concorsi nei tre anni sarà di 979 posti, così ripartiti:

Concorso Ordinario (regionale)

SEDEN. POSTI
Abruzzo12
Calabria11
Campania34
Emilia-Romagna28
Friuli11
Lazio50
Liguria6
Lombardia155
Marche14
Piemonte65
Puglia32
Sardegna11
Sicilia26
Toscana54
Umbria5
Veneto71
TOTALE587

Concorso Riservato (nazionale) 40% dei posti. n. 392.

È stato poi chiarito, su sollecitazione della Federazione Uil Scuola RUA, che la nomina in ruolo con retrodatazione giuridica coperta da servizio di supplenza per 180 gg. o dal primo febbraio agli scrutini compresi è considerato valido ai fini della maturazione del requisito dei 5 anni richiesto dal bando per poter accedere al concorso.

L’amministrazione ha chiarito, ma d’altronde era previsto dal regolamento, che il calcolo per l’indizione della prova preselettiva per il concorso ordinario (se il numero di domande di partecipazione al concorso sarà quattro volte il numero dei posti messi a bando) è a livello nazionale e non regionale.

La Federazione Uil Scuola RUA ha poi chiesto chiarimenti sui tempi di emanazione dei bandi. L’Amministrazione ha dichiarato che, al momento, non è possibile dare delle tempistiche certe, ma che entrambi i concorsi dovrebbero uscire prima della fine del 2023.

Al latere della riunione l’Amministrazione, su nostra sollecitazione, ha comunicato che il Ministro Valditara ha firmato l’atto d’indirizzo per il rinnovo del contratto e che lo stesso è già stato mandato all’Aran.

Posizione della Federazione Uil Scuola RUA

La Federazione Uil Scuola RUA ha ribadito la sua perplessità sul numero dei posti disponibili per i concorsi nei tre anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026 soprattutto per le regioni del nord, in cui la piaga delle reggenze è ancora elevatissima anche dopo le immissioni in ruolo di quest’anno.

Ha sottolineato, poi, come non sia possibile non avere ancora tempi certi per la pubblicazione dei bandi, perché il rischio è quello di iniziare il nuovo anno scolastico senza i nuovi Dirigenti.

La Federazione Uil Scuola RUA ha poi rimarcato nuovamente la sua opposizione al dimensionamento previsto dalla finanziaria, che porterà pochi risparmi e danni gravissimi alla scuola.

Per l’Amministrazione hanno partecipato il Capo Dipartimento Carmela Palumbo e il Direttore Generale Filippo Serra.

Per la Federazione Uil Scuola hanno partecipato Rosa Cirillo e Enrico Bianchi.

DPCM PERCORSI ABILITANTI I E II GRADO – SCHEDA UIL

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Analisi e FAQ a cura della Uil Scuola Rua per rispondere a diversi punti chiave del tema concorsi, dai requisiti alle tempistiche e ai percorsi abilitanti e molto altro.

CONCORSO STRAORDINARIO BIS, PIZZO: NECESSARIO TROVARE SOLUZIONI PER I PRECARI STORICI CON PIÙ DI TRE ANNI DI SERVIZIO

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Accesso diretto ai percorsi abilitanti e graduatorie di merito porterebbero alla soluzione.

A distanza di mesi dalla conclusione delle procedure del “concorso bis” nessuna azione concreta e chiarificatrice è stata realizzata per sanare un’evidente stortura concorsuale: i precari storici della scuola statale, con più di tre anni di servizio e che hanno già espletato le prove del concorso – afferma Paolo Pizzo Segretario nazionale della Uil Scuola Rua – hanno investito anni in formazione e lavoro nel nome di un ruolo che rischiano di non raggiungere, almeno nel breve termine. Sono risorse umane e professionali importanti e dovrebbe essere interesse della stessa amministrazione arrivare al loro reclutamento.

La Uil Scuola Rua propone diverse soluzioni– sottolinea il Segretario nazionale – è necessario che i docenti che hanno già partecipato al concorso straordinario bis, insieme agli altri docenti con almeno tre anni di servizio, abbiano un acceso diretto al percorso universitario ai fini del conseguimento dell’abilitazione senza nessuna selezione in ingresso. Ciò garantirebbe l’acquisizione dell’abilitazione e l’iscrizione in I fascia delle GPS.

Inoltre – aggiunge il Segretario – rivendichiamo la trasformazione delle graduatorie dello straordinario bis in permanenti in modo da ampliare maggiormente la platea dei docenti che possano avere una immissione in ruolo.

Abbiamo più volte sostenuto la necessità non solo di autorizzare tutti i posti vacanti e disponibili, ma anche quella di scorrere tutte le graduatorie già esistenti, come quella degli idonei del concorso 2020 e quella dello straordinario bis, e di attingere anche alle GPS di I fascia posto comune.

E’ in primis obbligo dell’Amministrazione – anche attraverso procedure concorsuali eque, chiare e ben definite, che diano certezze a chi vi partecipa, osserva Pizzo – dare il giusto valore sociale al personale della scuola per ritrovare l’autorevolezza persa del personale docente.

Come Federazione UIL Scuola Rua – conclude – continuiamo la nostra rivendicazione relativa alla stabilizzazione del personale precario, anche per evitare disparità di trattamento tra i colleghi e nell’interesse della comunità educante tutta.

CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO STRAORDINARIO TER: ECCO COME ISCRIVERSI

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Il corso è gratuito per gli iscritti Uil Scuola Rua ed è suddiviso in 120 ore in videoconferenza streaming e si avvale della disponibilità del simulatore Edises e di Ebook. 

Vi informiamo che sono aperte le iscrizioni per il Corso di preparazione al Concorso Straordinario Ter organizzato da Uil Scuola Rua e IRASE Nazionale.

Per iscriversi, è necessario compilare questo form cliccando sul seguente link

https://forms.gle/HyyET73Q4vMFwZkk9

IL CORSO VERRA’ PRESENTATO IN DIRETTA MERCOLEDI’ 4 OTTOBRE ALLE 16:30. La presentazione sarà visibile sia sul nostro sito, sia sul nostro canale YouTube, sia sulla nostra pagina Facebook

PRECARI SENZA STIPENDIO, D’APRILE: NEGATO UN DIRITTO COSTITUZIONALE

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È una situazione intollerabile, resa ancora più difficile dal momento economico attuale. Non è più accettabile che l’ordinarietà dei pagamenti venga trasformata in emissioni speciali da parte del Mef.
Chiederemo un intervento urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito per ripristinare un diritto costituzionalmente garantito.

Andiamo verso un Ferragosto difficile per il personale della scuola ancora senza accredito degli stipendi.
Una condizione di criticità assoluta – mette in evidenza il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – se pensiamo al livello degli stipendi del personale della scuola e al fatto che, differiti così a lungo nel tempo, non permettono un livello di vita adeguato.

Stiamo parlando – osserva D’Aprile – di persone che si spostano per centinaia di chilometri, ogni mattina, per assolvere al proprio lavoro con dedizione e professionalità. Nella maggior parte dei casi lavorano lontano dai propri affetti e dalla loro famiglia, sono chiamati a grandi sacrifici.

È una faccenda che purtroppo non ci stupisce. Casi del genere fanno notizia, ma – purtroppo – non sono un elemento nuovo. È una situazione che abbiamo posto più volte all’attenzione del ministero.

Si sta calpestando un diritto costituzionalmente garantito.
È una situazione inaccettabile – insiste il Segretario – per docenti e Ata che meritano più rispetto soprattutto per la condizione precaria, unica nel nostro Paese.

L’ordinarietà dei pagamenti è stata trasformata (da troppo tempo) in emissioni speciali da parte del Mef – rilancia D’Aprile. Una situazione di per sé intollerabile, resa ancora più grave dal momento economico attuale.

I precari della scuola sono oltre 200mila ed è anche grazie al loro lavoro che le scuole funzionano.
Per loro, che ogni giorno, nonostante tutto, continuano a far funzionare le scuole, chiediamo rispetto.

Chiederemo un intervento urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito per ripristinare un diritto costituzionalmente garantito.

CONCORSO MOTORIA SCUOLA PRIMARIA – IL BANDO E LA NOSTRA SCHEDA DI SINTESI

Domande dall’8 agosto al 6 settembre.

In data 4 agosto 2023 è stato pubblicato il bando n. 1330 relativo al concorso per l’insegnamento dell’educazione motoria alla scuola primaria.
Tale insegnamento ha interessato le classi quinte nel 2022/23 e dall’a.s. 2023/24 interesserà anche le classi quarte.

Si tratta di due ore settimanali che:
– rientrano pienamente nel curricolo obbligatorio (non sono né opzionali né facoltative);
– sono aggiuntive, rispetto all’orario ordinamentale di 24, 27 e fino a 30 ore;
– rientrano invece nelle 40 ore settimanali delle classi con orario a tempo pieno;
– sostituiscono le ore di “educazione fisica”.
– 1.740 sono i posti disponibili.
– La procedura concorsuale è su base regionale, abilitante e prevede una selezione per titoli ed
esami.

In allegato il bando e la nostra scheda di sintesi. 

D’APRILE, BENE SU ABILITAZIONI E PRESIDI. SERVONO PIÙ GARANZIE SU IDONEI AI CONCORSI E ORGANICO ATA

Da oggi, gli insegnanti che hanno almeno tre anni di servizio e coloro che sono inclusi nelle graduatorie del concorso straordinario bis potranno ottenere l’abilitazione per essere assunti a tempo indeterminato. È  quanto prevede il testo di legge del Decreto PA Bis.

Un provvedimento che contiene misure che attendevamo da tempo – commenta D’Aprile.

– l’abolizione del limite numerico massimo per ottenere l’abilitazione in una specifica classe di concorso per i docenti;

– l’attivazione di percorsi abilitanti per i docenti già abilitati ma con titolo specifico per un diverso grado di scuola;

– l’assunzione a tempo indeterminato di docenti idonei dai concorsi ordinari finché le graduatorie non saranno esaurite;

– la garanzia per i docenti con almeno 3 anni di servizio, inclusi coloro che hanno superato il concorso straordinario bis, di abilitarsi.

Positiva anche la parte che riguarda i dirigenti – sottolinea – quelli che hanno partecipato al concorso del 2017 e ammessi con riserva, saranno riconfermati nel loro ruolo. Saranno, inoltre, riammessi in servizio i dirigenti che hanno ricoperto il ruolo durante la pandemia e hanno successivamente perso il loro incarico. Soluzioni che rivendicavamo da tempo e che se non risolte avrebbero alimentato ulteriori contenziosi.

Tuttavia – afferma il Segretario – ci sono alcune questioni rimaste irrisolte. E’ necessario utilizzare prioritariamente tutte le graduatorie dei concorsi ordinari comprensivi degli idonei per le assunzioni future del personale docente, che per la Uil non dovranno essere subordinate ai vincitori dei concorsi previsti dal PNRR, come invece prevede l’attuale decreto.

Le scuole devono funzionare nel migliore dei modi, per questo – rilancia D’Aprile – è necessario individuare nella prossima manovra finanziaria ulteriori risorse per garantire la proroga dei contratti del personale Ata che scadono il 31 dicembre.

Una proroga tanto più necessaria in funzione del sovraccarico di lavoro che le attività connesse al PNRR hanno portato nelle scuole, che ricade su segreterie e dirigenti.

La scuola necessita di scelte importanti e decisive – conclude D’Aprile.

In allegato la nostra scheda di dettaglio. 

ASSUNZIONI DIRIGENTI 23-24, POSTI AL NORD E MOLTE INCONGRUENZE DA SANARE

Burocrazia e effetti di scelte pregresse pesano sul bilancio delle immissioni in ruolo.

Saranno al Nord e in Sardegna i posti disponibili per i dirigenti neo immessi in ruolo. Il Centro e Sud Italia a posti zero.
Lombardia 154 posti, Veneto 74, Piemonte56, Emilia-Romagna 40, Liguria 13, Friuli V. Giulia 12, Sardegna 5, Toscana 2. Nessuna disponibilità per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria.

Su un totale di 356 posti disponibili per le immissioni in ruolo, ne saranno assegnati solo 223, distribuiti in questo modo:
• 44 concorso 2011 (Campania);
• 13 posti legge 107/2015 (Sicilia);
• 166 Concorso 2017 (si esaurirà la graduatoria)
• a questi si aggiungeranno i 57 mantenimenti in servizio.

Con questi numeri – osserva Rosa Cirillo, responsabile del Dipartimento dei Dirigenti scolastici della Uil Scuola Rua – saranno molte le scuole senza dirigenti scolastici titolari. Il destino di moltissime scuole sottodimensionate sarà quello di ulteriori reggenze.

Posizione della Uil Scuola RUA

La situazione controversa dei Dirigenti Scolastici delle scuole campane non ha ancora trovato una soluzione certa. Risultano infatti 7 i posti disponibili per le immissioni in ruolo che verranno coperti dai 44 ricorrenti del concorso 2011.

Non è ancora chiaro se i posti saranno assegnati seguendo la graduatoria di merito o dando priorità alle singole sentenze. A riguardo, l’amministrazione ha chiesto un parere all’Avvocatura di stato. Situazione questa che causerà disagi e un rallentamento delle procedure presumibilmente, a questo punto, previste per la fine del mese di agosto.

Vista la distribuzione delle disponibilità il nord sarà molto penalizzato, con sedi per la maggior parte date in reggenza.
Le scelte dell’amministrazione – spesso dettate dall’uso di semplici algoritmi – hanno come unico obiettivo il contenimento della spesa. Ciò si rifletterà negativamente sul personale, sugli alunni e sulle famiglie.

Numeroso è il personale a disposizione dell’amministrazione, con esperienze acquisite sul campo, che potrebbe essere immesso in ruolo. Tra questi:
1. coloro che, in virtù di un’immissione in ruolo con riserva che hanno già ampiamente dimostrato le loro competenze e capacità, potrebbero già dall’anno scolastico 2023-24 (non dal 24-25), essere reintegrati nel ruolo di dirigente;
2. coloro che, pur avendo superato tutte le prove, non hanno accettato sedi distanti dal loro domicilio, per problemi familiari importanti.

L’amministrazione, inoltre, a margine della riunione ha informato le organizzazioni sindacali che i concorsi, presumibilmente, dovrebbero essere banditi subito dopo le operazioni di immissione in ruolo. Indicativamente tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre.

All’incontro hanno partecipato il capo dipartimento dott.ssa Palumbo Carmela, il direttore Michele Serra e la dott. Maria Teresa Stancarone.
Per la Uil Scuola RUA Rosa Cirillo e Enrico Bianchi.

IL PERSONALE ATA DI RUOLO CHE FRUISCE DI UN CONTRATTO DI DOCENZA AL 30/6 (EX ART. 59 CCNL/2007) HA DIRITTO ALLE FERIE MATURATE AL RIENTRO NELLA SEDE DI TITOLARITÀ

Il personale ATA di ruolo che fruisce di un contratto di docenza al 30/6 (ex art. 59 CCNL/2007) ha diritto alle ferie maturate al rientro nella sede di titolarità.
A stabilirlo il giudice del Tribunale di Torino, con ordinanza n. 4649/2023 del 3 agosto, su ricorso presentato dalla Federazione UIL Scuola Rua Piemonte, grazie agli avvocati Filieri e Rizzo, che condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito anche al pagamento delle spese di lite che liquida in € 2.500,00.

Terminato il contratto al 30/6 come docente, alla lavoratrice era stato difatti negato, tornata nella scuola di titolarità, il diritto di fruire dei 24 giorni di ferie maturati in corso d’anno scolastico, ritenendo che le stesse fossero state sottratte “d’ufficio” durante i periodi di sospensione delle lezioni (vacanze di Natale, Pasqua ecc.) come avviene per tutti i docenti la cui scadenza del contratto è al 30/6.

“Le ferie maturate durante lo svolgimento della supplenza ex art. 59 possono essere fruite non soltanto nel corso dell’anno scolastico, ma in qualunque periodo di sospensione delle lezioni; non rileva, nel senso auspicato dalla convenuta, la circostanza che la docenza sia stata svolta con contratto a tempo determinato, atteso che, una volta cessato il suddetto contratto, la dipendente era senz’altro in condizione di fruire delle ferie nel periodo di sospensione delle attività didattiche.” Infatti – sentenzia il giudice – “il personale destinatario dell’art. 59 al termine del contratto a tempo determinato non cessa dal rapporto di lavoro, ma rientra nella sede di titolarità per proseguire il servizio a tempo indeterminato.
Per tali motivi il Giudice accoglie il ricorso e dichiara il diritto della ricorrente a fruire di complessivi 24 giorni di ferie maturati come docente sin dal mese di agosto 2023.

Il principio fondante della Federazione UIL scuola Rua, accolto in tribunale, è quello di garantire ad ogni lavoratore il diritto alla fruizione di un periodo di ferie durante la pausa estiva. Nel caso specifico trattasi di personale con contratto di lavoro “principale” a tempo indeterminato che temporaneamente svolge un incarico a tempo determinato.

In sede di rinnovo contrattuale presso l’ARAN la Federazione UIL Scuola Rua aveva espressamente chiesto un comma aggiuntivo all’attuale art. 59 del CCNL Scuola, per evitare definitivamente interpretazioni lesive del diritto alle ferie illegittimamente decurtate. Acquisita l’indisponibilità totale ad ogni modifica da parte dell’agenzia e trattandosi di un diritto Costituzionalmente garantito, abbiamo intrapreso e continueremo a farlo in ogni sede, un percorso di vertenze individuali per garantire e tutelare il diritto alle ferie del personale collocato in aspettativa per altro incarico nel comparto scuola.
Ciò rappresenta un diritto/dovere della nostra organizzazione sindacale che porteremo a compimento con ogni sforzo possibile.